Il mancato controllo degli impulsi sessuali nel narcisismo perverso

Bisogna capire che il narcisismo è una ‘malattia mentale’ che intacca irreversibilmente la sfera dell’affettività. Trattandosi di un male che non sarà mai riconosciuto dal suo portatore oppure che verrà puntualmente minimizzato da lui (grazie al potere e al piacere che ricava dal veleno che spesso non si accorge di sprizzare) saranno i suoi affetti a pagarne il prezzo e le conseguenze delle sue azioni.

Alcuni narcisisti sono consapevoli della propria malattia ma non riescono a controllare l’impulso di fare del male. Lo psichiatra e psicanalista Franco De Masi sostiene che una specie di “banda delinquenziale” li sottomette dall’interno costringendoli ad agire di una determinata maniera:

L’organizzazione patologica è simile a un delirio, teso a sottomettere la parte emotiva e relazionale del paziente, che agisce contro le parti vitali del Sé. Essa si configura come una struttura scissa che può assumere aspetti differenti, come, per esempio, la figura di un personaggio grandioso che promette al paziente uno stato di benessere. Questo mondo si presenta piacevole e seducente se il paziente si sottomette, ma assume un carattere minaccioso quando tende a sottrarsi[1].

Per Alexander Lowen il narcisista usa il sesso come sostituto dell’amore e dell’intimità:

I narcisisti hanno paura dell’intimità perché essa equivale a esporsi: non ci si può nascondere dietro una maschera, un’immagine. La vicinanza fisica invece non richiede la stessa apertura, e può essere usata per nascondere il sé e i sentimenti. I narcisisti possono usare l’intimità sessuale in modo da evitare la vera intimità: l’oscurità e la vicinanza fisica impediscono infatti di vedere l’altro. Il risultato è che il sesso diventa un atto meccanico fra due corpi, mentre l’eccitazione e le emozioni si focalizzano su partner immaginari.

La consapevolezza è funzione del tempo e della distanza. Capire una persona richiede del tempo. Se si è fortemente concentrato a perseguire un obiettivo, si vede l’altro solo come un’immagine. Non si ha tempo per metterlo a fuoco, in modo da vederne chiaramente l’individualità. Farlo significa dare per un momento più importanza all’altro che al proprio obiettivo, il che è estremamente difficile per i narcisisti. (…) I narcisisti, essendo persone sole, amano gli abbracci, ma a mio avviso è perché li percepiscono come meno minacciosi del vedere e dell’essere visti. Purtroppo però nascondere il proprio sé significa negarlo, e in definitiva perderlo[6].

Il concetto di eccitamento negativo è pertinente al problema narcisistico. Come chiunque altro, l’individuo narcisista ha bisogno di eccitazione, ma avendo negato i propri sentimenti non può trovarla nel desiderio e nella passione. La ricerca allora nella sfida al gioco, nella lotta per il potere e nelle situazioni di pericolo: in quelle situazioni, insomma, in cui si sente minacciato – minacciato di perdere denaro, potere, la vita – e in cui le sue capacità gli consentono di sconfiggere questa minaccia. (…) Il solo piacere reale che egli ottiene sta nell’aver sconfitto il pericolo e nell’avere rimosso la minaccia. L’eccitamento ha origine dall’elemento negativo della situazione, e il suo piacere è più un sollievo che un vero soddisfacimento. (…) per provare gioia bisogna essersi liberati dall’ansia di lasciarsi andare e di esprimere i propri sentimenti. O, in altre parole, si deve essere liberi da preoccupazioni e innocenti come bambini. I narcisisti non sono né liberi da preoccupazioni, né innocenti. Hanno imparato a giocare il gioco del potere, a sedurre e manipolare. Si preoccupano sempre di come li vedono gli altri, delle reazioni che sapranno suscitare. E devono mantenere il controllo, perché perderlo risveglierebbe la paura della follia[7].

L’impulsività è venduta dal perverso all’inizio della relazione come il suo asso nella manica, come un valore aggiunto che lo rende imprevedibile e unico: “le donne con me non si annoiano mai!”. Non sa, la malcapitata, che è unicamente la punta dell’iceberg della sua personalità disturbata. Spesso le donne confondono le urgenze sessuali del narcisista perverso con passione, amore o nostalgia sfrenata per loro quando, in realtà, egli ha soltanto bisogno di un corpo qualunque sul quale sfogarsi.

 

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